Il Robin Hood Musical approda al Teatro Verdi a Pisa il 27-28 gennaio 2009!!!

Nel cast il performer per eccellenza del Musical Manuel Frattini

E la regia è curata da Christian Ginepro….padrino all’Inaugurazione dell’Artemide lo scorso anno.

Sul sito del teatrod i Pisa tutte le info per i biglietti. (Teatro pisa/eventi)

ROBIN HOOD  (informazioni dal sito ufficiale)

TUtti i ragazzi fino a 18 anni possono inoltre parteciapre al concorso (area concorso del sito ufficiale)

 LA SINOSSI

Una leggenda eterna di eroi e malvagi, in un grande musical dove un ladro gentiluomo diventerà il principe della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura, tutto in un grande e originale musical di Beppe Dati con Manuel Frattini per la regia e l’adattamento di Christian Ginepro.

Robin Hood il musical racconta la leggenda di quell’eroe le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica.
Lo spettacolo è la nuova celebrazione della leggenda di Robin Hood, attraverso la rivisitazione della storia tradizionale all’interno di un contesto creativo dove l’idea è dare più livelli di lettura a un pubblico il più eterogeneo possibile. Abbiamo costruito il carattere dei personaggi e di quel linguaggio visivo che chiamiamo “spettacolarizzazione”, attingendo dalla simbologia delle Favole in quel connubio di magia e intreccio, tipicamente disneiano e bartoniano. In una grande scena che incanta e che attraverso i suoi meccanismi stupisce, vediamo muoversi le maschere di Fra Tuck, di Little John, della Tata, dell’improbabile Re Giovanni, del crudele Sceriffo e dei nostri eroi positivi Marianna e Robin, senza dimenticare Nuvola: una sorta di nodo tra il passato di Robin e l’eroe che conosciamo.

Avventori, banditi, popolani, dame, ancelle, servitori, ci accompagneranno in questa bella avventura che racconta, anche, come e perché un uomo può diventare un eroe.

NOTE DI REGIA

Alcuni di voi, stasera, assisteranno ad un Musical, altri ad una Favola, altri ad un’ Avventura, ma tutti assisterete alla storia di un uomo. Perché è questo che viene narrato da più di 800 anni: Robin Hood non è un supereroe, non è stato punto da un ragno e non è nato su un altro pianeta!
Robin hood è la storia di un uomo che diventa un eroe, di un ragazzo che impara a “riconoscere ed apprezzare i doni e le benedizioni della propria vita” e comincia a diventare cosciente di tutte quelle invisibili persone che vivono sfocate ai margini del suo campo visivo. Ma è anche la storia di un ragazzo di fronte all’inevitabile momento in cui la vita ti fa abbandonare la tua personale foresta di Sherwood, per affrontare le alte mura della realtà e del solidissimo palazzo di Nottingham.
Il bambino sceglie di diventare uomo…
Ed è nella scelta che si nasconde il germe dell’eroe ed ognuno dei personaggi che vivrà sul palcoscenico compie o ha già compiuto una scelta. Da Lady Marianna, alla Tata, a Fra Tuck, a Little John, all’inedito personaggio di Nuvola,creato per custodire in sé l’incanto e l’infantile paura di crescere che sono ancora meravigliosamente intatti dentro ognuno di noi… Ognuno di loro scopre di avere il talento di fare, al contrario dei cattivi Guyo, Re Giovanni e Sceriffo che, non avendo questo talento, agiscono usando la PAURA, l’arma più forte per costringere all’immobilismo chi potrebbe avere il coraggio di cambiare la vita propria e quella degli altri. E saranno proprio “gli altri”, i più deboli, i più fragili e vulnerabili a diventare i protagonisti del nostro “lieto fine”… Ma Robin Hood è soprattutto “Avventura”… e che cos’è un’avventura se non una “Favola” che non sa ancora di avere un “lieto fine”? Robin vive la sua parabola, attraversando l’inferno del proprio egoismo e rivedendo la luce grazie alle proprie ferite interiori ma soprattutto grazie agli interventi esterni di chi resta al suo fianco, nel momento più buio della sua vita. Quando arriva il suo lieto fine, è lì che finisce la sua avventura. E’ per questo che ho deciso di affidare la fine della nostra storia a “Nuvola”, personaggio simbolo del mio adattamento e dalla mia regia: per ricordare a me stesso e, spero, anche a chi è in sala, che la nostra avventura, al contrario di quella di Robin, è ancora tutta da vivere, ognuno di noi alla ricerca del proprio lieto fine… con la ferma convinzione che… “…non si uccide una cosa chiamata Amore!”

Christian Ginepro