Il 27 marzo 2010 sarà celebrata, per la prima volta in Italia, la “Giornata mondiale del Teatro”, istituita dal Governo con decreto del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2009, aderendo così alla Giornata mondiale del Teatro istituita a Vienna nel 1961 dall’ITT (Istituto Internazionale del Teatro).
La “Giornata mondiale del Teatro” è volta a richiamare l’interesse del pubblico – in particolare i giovani – sull’importanza del teatro, quale elevata forma di espressione artistica di alto valore sociale, in grado di rafforzare la pace e l’amicizia tra i popoli, a promuoverne la funzione educativa e sociale, in quanto fattore fondamentale di aggregazione e socializzazione delle varie realtà culturali del nostro Paese.
In occasione della “Giornata”, ogni anno una personalità del mondo del teatro o un’altra figura eminente di intellettuale, è invitata ad esprimere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli in un “Messaggio internazionale”, tradotto in diverse lingue e poi letto nei teatri nel mondo intero. Jean Cocteau fu l’autore del primo “Messaggio internazionale” nel 1962.
Tra gli Italiani il Premio Nobel Salvatore Quasimodo nel suo “Messaggio” per la celebrazione della IV “Giornata Mondiale del Teatro” (31 marzo 1965) ebbe a scrivere: «L’invito a teatro in questa giornata –– (…) dovrebbe (…) convincere la nuova generazione (aggrappata alle prospettive spettacolari dello sport o alla dispersa vibrazione vocalica delle canzoni) che solo nel teatro troverà il dialogo che definisca la sua probabile sorte fisica. (…). E qui l’uomo va fermato e avvertito: e non nel segno della speranza, ma attraverso la certezza della sua forza spirituale e civile».
Quest’anno l’invito è stato rivolto all’attrice teatrale e cinematografica britannica Judith Olivia Dench, che così si è espressa:
La Giornata Mondiale del Teatro ci dà l’opportunità di celebrare il Teatro nella molteplicità delle sue forme. Il Teatro è una sorgente di divertimento e di ispirazione e possiede la capacità di unire tutte le popolazioni e le culture del mondo. Ma è oltremodo importante perché ci offre la possibilità di educare e di informare.
È in tutto il mondo che il teatro si rappresenta in qualunque spazio e non unicamente nei luoghi deputati del teatro: alcuni spettacoli possono avere luogo in un piccolo villaggio dell’Africa, al piede di una montagna dell’Armenia, su un’ogni piccola isola del Pacifico. Non ha bisogno che un spazio e di un pubblico. Il teatro possiede il dono di farci ridere, di farci piangere, ma deve farci anche riflettere e reagire.
Il teatro è il frutto di un lavoro di squadra. Noi vediamo solo gli attori, ma c’è un numero stupefacente di persone nascoste tutte altrettanto importanti degli attori e di cui le competenze diverse e specifiche permettono allo spettacolo di avere luogo. E’ anche loro una parte di ogni trionfo o successo raccolto.
Il 27 marzo è la data ufficiale della Giornata Mondiale del Teatro. Ma ogni giorno dovrebbe essere considerato, in differenti maniere, come una giornata del teatro perché abbiamo la responsabilità di perpetuare questa tradizione di divertimento, di educazione e di edificazione dei pubblici senza le quali non potremmo esistere.
per maggiori informazioni: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/teatro/index.html