“Volevo solo dire questo: la miseria che c’è qui è veramente terribile – eppure, alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato, e allora dal mio cuore s’innalza sempre una voce – non ci posso fare niente, è così, è di una forza elementare -, e questa voce dice: la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamente nuovo. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se sopravviveremo intatti a questo tempo, corpo e anima, ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio, allora avremo anche il diritto di dire la notra parola a guerra finita. Forse io sono una donna ambiziosa: vorrei dire anch’io una piccola parolina.”
Etty Hillesum
Dalle pagine del diario di una straordinaria giovane ebrea: Etty Hillesum che nasce nel 1914 in Olanda e muore ad Auschwitz (Polonia) nel novembre del 1943.
Il suo diario fortunatamente scampato allo sterminio e poi passato di mano in mano, è stato pubblicato solo nel 1981 riscuotendo un immenso successo, paragonabile a quello di Anna Frank.
Nel suo diario il percorso storico di un dramma – il dramma dello sterminio- che incontra il percorso spirituale del contro-dramma di una giovane donna che non vuole abbandonarsi all’odio.
Il Laboratorio Teatrale “Officina Karol” invita tutti alla performance teatrale tratta dal suo diario e intitolato “Il cuore pensante della baracca” che sotto la regia di Lara Giovacchini, andrà in scena mercoledì 27 gennaio alle 21,15 nella Sala del Consiglio Comunale di Crespina
Questa la locandina: CUORE PENSANTE DELLA BARACCA